Autocertificazione matrimonio

La dichiarazione sostitutiva di certificazione del matrimonio è un documento che tutti i cittadini possono compilare e presentare presso gli uffici della Pubblica Amministrazione e presso le aziende fornitrici di servizi pubblici. L’autocertificazione matrimonio attesta che il firmatario è convolato a nozze in un dato giorno, unendosi in matrimonio con il/la suo/a coniuge, di cui vengono riportati nome, cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita.

autocertificazione matrimonio

Il certificato originale, solitamente rilasciato dall’Ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza, può essere presentato ovunque in Italia, sia presso uffici pubblici, sia presso uffici privati. L’autocertificazione matrimonio, al contrario, può essere presentata presso tutti gli uffici pubblici e presso i privati che ne acconsentano l’utilizzo. L’uso che uffici privati come banche, assicurazioni e professionisti (solo per citarne alcuni) fanno delle autocertificazioni è strettamente vincolato al tipo di lavoro che svolgono e alla tipologia di certificazione richiesta. Le pubbliche amministrazioni, al contrario, sono obbligate ad accettare l’autocertificazione matrimonio, così come per tutte le altre tipologie di dichiarazioni sostitutive di certificazioni e atto notorio. Qualora un funzionario pubblico, o semplicemente il dipendente di un ufficio pubblico rifiuti la certificazione che il cittadino ha auto-redatto, sarebbe tenuto a rispondere per omissione d’atti d’ufficio e subire gravi conseguenze dal punto di vista civile e penale. A questo proposito è possibile leggere: “Rifiuto autocertificazione: cosa fare”.

Poter attestare le proprie condizioni è un diritto di tutti, per questo in Italia possono presentare documenti sostitutivi di certificazione e atto notorio tutti i cittadini italiani, tutti i cittadini provenienti da paesi esteri comunitari ed extracomunitari, purché i certificati originali ai quali si riferiscono le autocertificazioni siano già presenti nei registri pubblici Italiani.

Il cittadino che compila e presenta un’autocertificazione si assume le responsabilità di quanto dichiarato, come sancito dall’art. 76 del DPR 445/2000. Coloro i quali utilizzano la dichiarazione sostitutiva di certificazione per attestare dati e competenze espressamente false incorrono in pesanti sanzioni, oltre all’immediato decadimento dei benefici ottenuti dalla presentazione del documento stesso. Per saperne di più è possibile leggere: “Autocertificazione: le conseguenze di una dichiarazione mendace”.

Autocertificazione matrimonio: modulo editabile

La dichiarazione sostitutiva di certificazione che attesta di aver contratto il matrimonio può essere presentata di persona all’ente che la richiede, oppure può essere inviata tramite posta (tradizionale ed elettronica certificata) e via fax. Non occorre autenticare la firma del documento innanzi al personale addetto a riceverla, bensì è necessario allegare ad esso una copia fotostatica del documento d’identità in corso di validità.

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